
La domotica ci sta cambiando la vita: in arrivo tante innovazioni che rivoluzioneranno le nostre case facendoci guadagnare tempo e risparmiando energie.
Le nostre case cambiano alla stessa velocità con cui vengono lanciati sul mercato nuovi modelli di smartphone. La tecnologia sembra davvero fare passi da giganti e la sua applicazione nella quotidianità ha rivoluzionato la vita di ognuno di noi. Nel giro di pochi anni la domotica, ovvero quella scienza che si occupa di migliorare la qualità della vita nelle nostre case, ha portato
grandissimi cambiamenti nella quotidianità di ognuno di noi.
Dalle lavatrici supertecnologiche che decidono autonomamente il ciclo di lavaggio più idoneo analizzando i capi che abbiamo caricato, ai frigoriferi che ci avvertono quando i prodotti al suo interno sono prossimi alla scadenza, l’elenco si allunga di giorno in giorno e le nostre case diventano sempre più intelligenti.
Anche il bucato non è indenne dalla rivoluzione delle macchine e piegare e stirare gli abiti non sarà più un impresa. Già nel 2004 la Siemens aveva lanciato un robot in grado di stirare buona parte dei capi domestici, come pantaloni, maglie e camice con un sistema del tutto simile a quello utilizzato nelle lavanderie industriali. Si trattava di una sorta di manichino che analizzando il tessuto era in grado di emettere un getto di aria calda ad alta intensità in grado di asciugare e al tempo stesso eliminare le pieghe.
I miglioramenti da allora non sono mancati e a distanza di dieci anni, infatti, è stato lanciato il “Loundroid”, un robot che si installa all’interno degli armadi e che è capace di piegare e stirare il bucato. Presentato ufficialmente alla Ceatec di Tokyo nel 2015 questo strumento altamente tecnologico funziona in modo molto semplice: prendete ad esempio una T-shirt dalla lavatrice e riponetela nell’apposito vano dell’armadio e Laundroid in tutta autonomia afferrerà la vostra maglietta, la stirerà e piegherà. Come per magia in cinque minuti vi troverete una T-shirt linda e pinta. L’azienda giapponese che ha progettato il prototipo di questo robot ha annunciato miglioramenti ed integrazioni da qui al 2020 che consentiranno agli armadi di trasformarsi in vere e proprie lavanderie, in grado di piegare e stirare anche lenzuola e copriletti, ma anche spugne, accappatoi e accessori bagno.
Insomma l’idea di gettare i panni sporchi e stropicciati nell’armadio e ritrovarli puliti non è un sogno, ma un’idea sempre più concreta. Il solo Laundroid, secondo la casa giapponese che l’ha progettato, è in grado di farci risparmiare un sacco di tempo. L’azienda ha stimato, infatti, che ognuno di noi impiega circa 9 mila ore della propria vita a piegare i vestiti, un tempo pari a 375 giorni, insomma, più di un anno! Immaginate, ora, quanto tempo ancora riusciremo a risparmiare e a dedicare ad altro quando la tecnologia si farà completamente carico delle faccende domestiche.
Che la domotica sia un mercato in espansione e soprattutto che il futuro sia sempre più vicino, lo dimostra l’attenzione che questo settore sta suscitando in tutto il mondo. All’ICRA 2016 (la conferenza internazionale di robotica ed automazione) che si terrà a Stoccolma, sarà presentato un altro robot progettato per stirare al posto nostro. Dotato di una telecamera in grado di individuare le increspature dei tessuti, il dispositivo eliminerà perfettamente e con delicatezza ogni piega. Al momento è stato testato con successo su diversi capi come pantaloni, magliette e felpe ma, purtroppo, ancora nessun rimedio per i tessuti più delicati come il raso.
Forse dovremo aspettare ancora qualche anno prima di rinunciare definitivamente al ferro da stiro, quindi armiamoci di pazienza e perseveriamo nella quotidianità, senza però farci sommergere dalle faccende domestiche; il futuro ormai è a portata di click!
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